Sono pronta davvero?

Mal di piedi?
Mal di piedi?

1 Dicembre 2012

Qualcuno ha osato chiedermi se tutto ciò che è scritto in questo post risponde a verità. Questa foto è la prova che non ho mentito!

Cosa sarà successo a questa donna? Male ai piedi? Alluce valgo? Scarpa stretta?

Piede di porco? Chi può dirlo...

 

Mi reputo un'insegnante "Itinerante"! L’odiosa definizione che "The others" adoperano è: "Precari"! Ma è avvilente, invece l'aggettivo "itinerante" riassume meglio la mia condizione, cioè quella di chi ogni anno cambia scuola, città, allievi...affetti. Forse troverete l' aggettivo appropriato alla vita circense o giostraia, ma considerate le acrobazie in cui mi cimento tutti i giorni per farmi comprendere dai miei alunni....un trapezista al mio confronto è un dilettante!

Quest’anno per raggiungere il mio posto di lavoro utilizzo ben due autobus, fino all'anno scorso un autobus e la metropolitana...Per questa ragione ritengo che nessuno meglio di me può abrogarsi il diritto di scrivere un racconto su "I personaggi ATM/NET" e ne ho conosciuti davvero tanti, durante i miei 7 anni a Milano, che animano il mio personale minimondo!

E allora (tattattara...taratattattara...) "Venghino Signori.... Venghino.... abbia inizio la presentazione".

1)L'extraterrestre

Un uomo distinto, di mezza età, che incontravo qualche anno fa nella tratta Gessate-Cascina Gobba. Lavoravo ancora in ospedale, saliva in metrò a Bussero. Perché extraterrestre? Perché era solito parlare sottovoce nel suo pugno destro, come se volesse registrare le sue impressioni e ciò che lo colpiva. Solo in un paio di occasioni sono stata abbastanza vicino da poter ascoltare cosa dicesse. Un giorno la sua attenzione fu attratta da una ragazza seduta accanto a lui, spalancò gli occhi e registrò (nella mano): "Le unghie finte fanno schifo....le unghie finte fanno schifo". Un'altra volta, invece, la sua attenzione venne catturata da una giovane coppia che limonava ed allora, inorridito, registrò: "I ragazzi giovani pensano di poter fare di tutto in pubblico...i ragazzi giovani....", si interruppe e riavvolse il nastro: "I ragazzi giovani sono osceni".

Purtroppo le altre volte che l'ho incrociato era troppo lontano per poter udire....

2)L'Alteta 

Un uomo di mezza età, che nel lungo tratto da Gessate a Porta Genova allenava ogni parte del corpo, con le dovute ripetizioni di ogni esercizio. Il suo allenamento partiva con rotazioni della testa, destra-sinistra, alto-basso e poi circonvoluzioni complete. Poi si dedicava alla mascella, aprendo e chiudendo la bocca tirando bene i muscoli facciali. Piegava le braccia in alto, in basso, insieme ed alternate...Gli addominali? Sono fondamentali per un uomo! E l'Atleta lo sapeva bene! Li allenava comodamente seduto, con le braccia piegate dietro la testa e curvandosi in avanti. Qualche sforbiciata delle gambe, su e giù, su e giù. Per finire, chiudeva l'allenamento con rotazioni delle caviglie e dei polsi. Era complicatissimo rimanere seri....ero costretta a pensare a circostanze tristissime e a fare respirazioni profonde, che non è il massimo in metropolitana e con questo introduco il prossimo personaggio.

3)Stinky (il puzzone)

Un uomo piuttosto giovane (40-45 anni), vederlo mi metteva ansia...meglio stare alla larga! La prima volta però, che olfattivamente non lo conoscevo, ero seduta ad un posto di distanza da lui...ed io con le mie cuffiette facevo l'indifferente, ma per mia sfortuna ero sottovento e ad ogni suo movimento venivo travolta da un'onda anomala di odore nauseabondo, tipo cane morto. Mi girai verso la ragazza che era seduta tra me e Stinky e la guardai dritta negli occhi, cercando uno sguardo di complicità. E lei: "Signora ha bisogno di qualche cosa?" Non trovai nessuna complicità...non aveva capito un cippolo! "Ma ce l'hai il naso?"

4)La Veggente

Mi avvicinò con fare indifferente, ed esordì: "C'é un ragazzo con gli occhiali vicino a te!" Ed io: "Ma chi? il ragazzo che era qui prima?" Lei, pensando che fossi tonta: "No, vedo un ragazzo con gli occhiali che è SEMPRE al tuo fianco, hai perso qualcuno di recente?" Allora capii e scoppiai in una gran risata. Ero arrivata alla mia fermata e le chiesi: "Ma almeno è bello? Sto per scendere, controlli se mi segue o rimane in metrò, magari è con qualcun altro!"

5)Boy&Rabbit 

No! Nessuno sbaglio! Non parlo di Roger Rabbit, ma di un ragazzo che portava un coniglio bianco al guinzaglio adagiato sulle gambe, come fosse un cagnolino. Amorevolmente gli piegava le lunghe orecchie ogni volta che incrociavamo un' altra metrò, per non farlo spaventare!

Tralascio volontariamente di raccontarvi di tutte le volte in cui, con la metropolitana affollata, il ragazzotto di turno pratica l'arte dell' "appog"...che ormai lo fanno in modo talmente discreto che ti sorge anche il dubbio: "Ma mi ha sfiorato la natica o è stato un gesto involontario....comunque, nell'incertezza mi sposto di 10cm più in là". Diciamolo pure, la seppur fastidiosa ed oltraggiosa     "Mano Morta", sincera, piena, schietta, non esiste più!

Passo direttamente al personaggio numero 6)Il Porco

Giovane uomo sulla trentina, ma con qualche disturbo comportamentale, seduto di fronte a me. Ad ogni fermata del metrò mi indicava con la testa di seguirlo, di scendere con lui...Ovviamente è sceso da solo! Paradossale, un ragazzo seduto dal mio stesso lato, ma qualche posto più in là, incuriosito, si è piegato in avanti per guardarmi. Avrà pensato: "Ma chi è questa gnocca colossale, che merita tante attenzioni". Cercate di immaginare la sua espressione di profonda delusione. Quasi a volermi giustificare, alzo le spalle, con la mimica facciale: "Che ci posso fare, non è mica colpa mia!" Come ero ingenua, oggi la mimica sarebbe stata: "Che minkia guaddi?....che minkia guaddi?...che minkia guaddi?

7)Il cantante incompreso 

In metrò, a pochi cm dalla faccia del suo interlocutore, che è rimasto impassibile per tutto il tempo, cantava a squarcia gola: "Perché io...sono un uomoooooooo, si sono un uomoooooooooo!" Non sono certa che si conoscessero, perché uno cantava (strillava) e l'altro era pietrificato. Sarà stato sordo?

8)Barbamamma

Ero comodamente appoggiata al bracciolo che si trova tra un posto e l'altro in metrò...quando mi sono resa conto che non c'erano braccioli ed il mio gomito stava perforando un fianco, di consistenza rocciosa e un pochino abbondante della donna seduta accanto a me. 

9)In un unico gruppo includo tutte le donne che ottimizzano il tempo, truccandosi e pettinandosi nei mezzi pubblici. Però bisogna distinguere tra coloro che semplicemente ritoccano il rossetto, come spesso capita anche a me, da quelle che realizzano l’intero maquillage, con tanto di fondotinta, cipria, ombretti, mascara, blush, matite, rossetto e tutti i pennelli in dotazione. A queste donne, vorrei porre una sola domanda: “ Avete mai pensato di alzarvi 10 minuti prima?”

Una tra tutte merita il 10 con lode, il genio del gruppo, che in metrò ha avuto il coraggio di tagliare e limare le unghie di togliere lo smalto vecchio e sbeccato e di passare l’altro. Complimenti!

Ma i mezzi pubblici sono anche posti di aggregazione, dove fare amicizia.... Ho conosciuto diverse persone in autobus: Oria, Ivana, Diego, Tiziana (che in realtà si chiama Paola, ma mi sono ostinata a chiamarla Tiziana per 2 anni ed ora è difficile...) etc....

Ultimamente l’incontro più interessante è avvenuto in autobus, un signore che avrà avuto circa 80 anni. Un uomo di altri tempi, di quelli che corteggiano alla vecchia maniera, con gentilezza.

Si è avvicinato con la scusa dell'ora ed un grande sorriso di circa 20 denti, sgangherati e distribuiti random nelle due arcate.....Dicendomi che forse gli conveniva prendere il mio stesso autobus...che ho un bel cellulare, ma anche il suo non è male, lo ha pagato 138 euro...bla bla bla.... Alla fine mi ha raccontato tutta la sua vita. Cosa c'è di male a parlare con un anziano? Potrebbe essere mio nonno, ho pensato! Magari ha bisogno di parlare con qualcuno. Ad un certo punto della conversazione, apprende dell'esistenza di mio marito e con espressione rammaricata mi dice: "Ah! Auguri!" Gira i tacchi e si allontana. "Signore? Non ho la peste! Ho solo detto che sono sposata!"

Deduzione: "Anche nel letto di morte, un uomo non è mai inoffensivo!" Come dice mia mamma!

ip auto intelligente
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Allora mi chiedo: "Voglio davvero dire addio al mio minimondo? Voglio davvero rinunciare ai miei amici di autobus, i miei personaggi bizzarri, i miei corteggiatori ottantenni?" ......E tutto per un auto (anche se bellissima, stupenda, aggressiva...la amo!)......Non so, voglio pensarci ancora! Magari la acquisterò più in là...Quando sarò anziana e non avrò più corteggiatori....o mi sarò trasformata in una "sciura" Milanese DOC, di quelle che leggono in piedi e non hanno il tempo di accorgersi del mondo che le circonda e che sicuramente non parlerebbero con uno sconosciuto, anche se potrebbe essere loro nonno.

Riflessione: Tutti abbiamo un minimondo che ci circonda, e noi stessi rappresentiamo un pezzo di minimondo per qualcuno.

Per realizzare le foto, mi sono aggirata con Annuccia, la mia Barbie, per due giorni in borsa. Cosa avranno pensato il conducente dell’autobus ed i miei compagni di viaggio.

 

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Commenti: 2
  • #1

    carla (sabato, 15 dicembre 2012 07:44)

    ah ah ah!sempre piacevole la lettura

  • #2

    u=10610 (domenica, 05 maggio 2013 23:34)

    This particular article was in fact precisely what I had been trying to find!