Un nome, un destino!

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Quesito del giorno, il nome di una persona può segnarne il destino?

Che il nome Anna, in salentino, si presti a diverse diciamo "declinazioni", ho dovuto impararlo piuttosto in fretta.

Quando da piccola mio fratello voleva farmi piangere, bastava che facesse due cose, farmi ascoltare "Anna" di Lucio Battisti, prendendomi in giro, oppure, con la complicità di mio zio, chiamarmi "Annaliralicuezzi". Risultato certo in entrambi i casi!

Annaliralicuezzi: "A nna lira li cuezzi", letteralmente vuol dire "a una lira le lumache" e per me, che dalla nascita ho in dotazione il timbro della principessa, era un epiteto piuttosto umiliante e imbarazzante.

Annamanu
Annamanu

Poco più tardi, tra i banchi di scuola, sui miei diari sono coparse misteriose diciture. I miei compagni trovavano divertente scrivere "Anna Manu". Inizialmente ho fatto fatica a capire, non mi chiamo Manuela e neanche Emanuela, pensavo. L'indizio è arrivato quando è comparsa la scritta "Annanca". Eureka!

Annanca: "A nna anca" letteralmente significa "a una gamba". Il pugliese è complesso. Come si usa? Esempio: Quanti anni hai? E tu che hai notoriamente 40 anni, rispondi 20, il tuo interlocutore a quel punto risponde: "A nna anca e all'aura", cioè a una gamba e all'altra?

Annamanu: "a nna manu" letteralmente "a una mano". Non vuol dire che hai qualcosa in mano o su una mano! Esempio:  Come ho appeso il quadro? ti rispondono "a nna manu", cioè è storto, pende tutto da una parte; oppure, "guarda come cammina quello...a nna manu", per indicare qualcuno che deambula come la torre di Pisa, come se avesse un lato del corpo più pesante dell'altro.

Annamanu, quindi, ha una accezione tutt'altro che positiva e viene utilizzato per rimarcare un difetto o per schernire.

Annacare
Annacare

Più recentemente, da quando mio fratello ha sposato una palermitana, scopro che "annacare" è un verbo, ma anche una filosofia di vita.

Annacare: dondolare, cullare, ancheggiare, sculettare. Come verbo può ovviamente essere coniugato in tutti i tempi. 

Annacarella è quindi una dondolatina o una sculettatina! Dipende dalle circostanze...

 

L'arte di annacarsi
L'arte di annacarsi

 

Come sempre, quando scrivo qualcosa, mi piace documentarmi. Ho trovato perciò che "L'arte di annacarsi" è un libro del 2012, che a questo punto voglio leggere, scritto da Roberto Alajmo, edizioni Laterza. L'autore spiega il significato di questo strano verbo nella quarta di copertina: "Annacare/annacarsi = affrettarsi e tergiversare, allo stesso tempo. Un verbo intraducibile che significa una cosa e il suo contrario. Il massimo del movimento col minimo di spostamento.

Annacarsi può essere una filosofia di vita? Certamente! Vi parlerò presto di un incontro estivo che, non dico mi abbia cambiato la vita, ma è stato certamente significativo. Annacare è sia un movimento del corpo, ma anche dello spirito!

Parto dal presupposto che la postura riveli molto di una persona, molto più di quello che dice, quindi parto dal movimento del corpo.

Per annacarsi, leggiadra e naturale, intanto non devi avere grossi problemi o grossi pensieri, perché in quel caso tendi ad essere curva e chiusa in te stessa, ad avere dolori alla zona cervicale ad essere contratta (un peso dall'alto ostacola l'ondeggiamento del bacino).

Con la giusta motivazione e un adeguato stato d'animo, si può decidere di annacare, perché diciamolo apertamente, a meno che una donna non abbia il fondo schiena molle (che quindi ondeggia naturalmente, quasi fosse un budino) annacarsi è un movimento volontario e intenzionale.

Quando una donna decide di annacare è perché vuole proprio farlo, almeno all'inizio. Solo successivamente, dopo anni e anni, diventa un movimento proprio quasi un riflesso incondizionato.

Per la metà della vita che mi rimane, posso iniziare ad annacare? Si! Ho la stato d'animo adatto? Si! Quello che pensano gli altri, suscita in me qualche interesse? No! Ok, devo studiare! Negli utlimi 30 anni non ho fatto altro, ed ogni volta ho cercato di apprendere dai migliori!

Anche per annacare bisogna ispirarsi al TOP!

 

Trovo che Beyoncé sia tra le donne più belle e sensuali sulla faccia della Terra. Vi invito a osservare attentamente il video "Crazy in Love" nel quale in diversi momenti cammina e ovviamente ancheggia, dal quale traggo ispirazione.

Resta un mistero il modo in cui riesce a fare fluttuare anche i capelli, sarà un movimento delle spalle a generarlo, ma siccome riesco a concentrarmi su una cosa per volta, per ora guardo solo il bacino. La parte del video nel quale porta indietro il bacino, ma allo stesso tempo in alto, con un movimento ritmico, sussultorio e ondulatorio contemporaneamente, per me è quasi magia. Per la metà della vita che mi resta da vivere, escludo che io possa imparare a farlo, anche con la costanza e la buona volontà che mi contraddistinguono. 

Che cosa ho capito studiando e allenandomi tutti i giorni, per almeno 10 minuti.

Annacare viene più facile con i tacchi, con le ballerine la vedo dura e in ogni caso, il risultato non è lo stesso.

Non si tratta tanto di un movimento, per intederci non è come fare 30 ripetizioni di addominali, sebbene sia altrettanto faticoso. Bisogna mantenere la postura, petto in fuori, schiena curva, sedere in fuori.

Il bacino deve descrivere una specie di otto o il simbolo dell'infinito, come preferite, lateralmente e in diagonale.

Occorre una certa concentrazione, almeno nella prima fase di apprendimento, quindi non bisogna avere fretta, ma bisogna incedere con lentezza, dedizione e convinzione. Se non siete convinte, lasciate perdere! 

Tutta questa fatica non può essere semplicemente fisica, ma deve essere accompagnata da una "rivoluzione mentale". 

Vi ricordate la serie TV Ally McBeal? Io la trovavo geniale. Non sto qui a raccontarvela, ma la giovane avvocato aveva delle visoni musicali che scandivano i suoi stati d'animo e comparivano improvvisamente, a volte anche nei momenti meno opportuni.

Avrete capito che la mia visione musicale è Beyoncé, che mi risuona nella testa: "Got Me Lookin So Crazy Right Now Your Touch's"...e così via.

Non so spiegarvi cosa sia, né come sia cominciato o perché, è un mood, uno stato... o forse, semplicemente, il mio destino era scritto sin dall'inizio, nel nome che porto.

Devo arredermi al mio destino, sebbene solo per la metà di vita che mi rimane da vivere! 

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Commenti: 9
  • #1

    Fra (lunedì, 26 agosto 2019 13:59)

    Tutti i nomi hanno alla base una loro storia
    Sono sempre interessata a scoprire queste cose

  • #2

    Luisa (lunedì, 26 agosto 2019 14:34)

    Ma come ti vengono?

  • #3

    Sheila (lunedì, 26 agosto 2019 20:52)

    Ho apprezzato molto il tuo ragionamento e mi hai fatto sorridere

  • #4

    Esmeralda (lunedì, 26 agosto 2019 22:37)

    Mammamia quante notizie diverse che sei riuscita a trovare partendo dal tuo nome!

  • #5

    Valentina (lunedì, 26 agosto 2019 22:39)

    Quindi in base al tuo ragionamento significa che io Va lentina vado piano? E' tutto il contrario, riesco a correre anche con il tacco 12.

  • #6

    Ida (martedì, 27 agosto 2019 09:31)

    solo Beyonce fa fluttuare i capelli in quel modo, ma si potrebbe attivare una challenge per cercare di eguagliarla eheheh!!

  • #7

    Martina Bressan (martedì, 27 agosto 2019 11:08)

    Bellissimo e anche divertente! secondo me è molto interessante scoprire l'origine del nome e capire se c'è qualche corrispondenza con il nostro carattere...

  • #8

    Mary pacileo (martedì, 27 agosto 2019 13:57)

    Un articolo che da subito ha attratto tutta la mia attenzione, grazie per averlo scritto, interessante

  • #9

    Michy px (martedì, 27 agosto 2019 18:24)

    A me il mio nome non è mai piaciuto, troppo semplice e banale ( alle elementari ne avevo 3 in classe) e lo ha scelto mio fratello.... per i miei figli devo dire che ci abbiamo pensato molto bene al nome anche per un loro futuro ( a me piaceva da morire Cassandra ma poi ho pensato a quello che le avrebbero detto e ho rinunciato...)